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Lo scopo dell'insegnamento delle lingue non è il perfetto bilinguismo, bensì la formazione del plurilinguismo funzionale. Il plurilinguismo funzionale mira a un repertorio dinamico e variato con competenze più o meno approfondite in diversi ambiti di competenza, rispettivamente in diverse lingue, al fine di riuscire a gestire situazioni diverse a livello linguistico. Nell'apprendimento linguistico gli allievi ricorrono a ciò che hanno già imparato e ampliano così in modo efficace il loro repertorio plurilingue. Il plurilinguismo può essere promosso e sfruttato in tutti i settori disciplinari.

Transfer di conoscenze e strategie tra le lingue

Nell'acquisizione linguistica, molto viene imparato o automatizzato in modo intuitivo. L'efficienza dell'apprendimento linguistico aumenta quando gli allievi hanno acquisito le capacità per sfruttare in modo consapevole il potenziale di transfer tra le lingue: se durante l'insegnamento nella lingua di scolarizzazione gli allievi hanno già imparato a evidenziare le parole sconosciute e a dedurne il loro significato dal contesto o il metodo per avere una visione d'insieme sull'argomento di un testo prima della lettura, queste conoscenze possono essere attivate in modo mirato durante l'insegnamento delle lingue straniere. Di riflesso avviene un feedback dalle lingue straniere verso la lingua di scolarizzazione e le altre prime lingue. Nell'insegnamento delle lingue straniere gli allievi traggono maggiormente profitto dai parallelismi lessicali (ad es. it. la discussione, dt. die Diskussion, rom. la discussiun, en. the discussion, fr. la discussion).

L'apprendimento di strategie linguistiche aiuta l'insegnante grazie al fatto che quest'ultimo sperimenta e definisce i modi di procedere. Inoltre favorisce il transfer di quanto appreso a nuovi ambiti. Il confronto tra le lingue promuove quindi la comprensione della propria lingua. Nel Cantone dei Grigioni la situazione linguistica favorisce lo sfruttamento delle sinergie nell'apprendimento linguistico.

Sensibilizzazione sulle varietà

Rientra nell'uso consapevole della lingua anche la sensibilizzazione nei confronti delle varietà linguistiche: a seconda della situazione (ad es. formale/informale, orale/scritta) e del luogo in cui ci si trova (tedesco a Francoforte o Vienna; italiano a Poschiavo, Lugano o Palermo; romancio a Sedrun (Tujetschin) o Sta. Maria (Jauer); inglese a Londra, in Scozia o a Vancouver; francese a Neuchâtel, Dakar, Parigi o Montréal).

La padronanza del dialetto e della lingua standard è importante per l'integrazione sociale e per l'affermazione professionale nella Svizzera di lingua tedesca. Anche il romancio, l'italiano, l'inglese e il francese cambiano a seconda del luogo in cui ci si trova. L'insegnamento delle lingue straniere si conforma a una lingua standard, ossia alla lingua di alfabetizzazione, permette però anche di entrare in contatto con le sue varietà.

In una valutazione globale e orientata alla promozione vengono considerati la produzione in forma scritta, i contributi orali, la comprensione orale e la lettura. Obiettivi di apprendimento trasparenti e orientati alle competenze, con i corrispondenti criteri, fungono da base. Una valutazione che si orienta a questi principi permette agli allievi di riflettere sempre più sul proprio apprendimento e di autovalutare il proprio rendimento (ad es. portfolio, diario di apprendimento, Portfolio europeo delle lingue).

Grazie a discussioni e feedback reciproci svolti in maniera mirata si sfruttano le risorse disponibili in classe (ad es. nell'ambito di un partenariato di studio, valutazione tra pari). La condivisione favorisce la consapevolezza relativa alla qualità.

Gestione degli errori

Capitano errori su diversi livelli. L'intenzione comunicativa ha sempre la precedenza sulla correttezza formale. Gli errori devono essere sfruttati in modo sensato al fine del processo di acquisizione delle diverse lingue. Il comportamento di correzione differenziato si adegua alle diverse situazioni di apprendimento: per quanto riguarda la promozione della produzione orale si deve correggere con cautela, mentre per l'uso linguistico corretto sono necessarie correzioni mirate. Gli errori di ortografia devono essere segnalati in base al livello di apprendimento, al compito e al processo di scrittura.

A seconda del loro livello di apprendimento, coloro che imparano una lingua straniera sviluppano uno specifico sistema linguistico: l'interlingua o la lingua di chi impara (dt. Interimssprache, rom. interlingua, en. interlanguage, fr. interlangue). Essa indica un sistema linguistico dinamico che segue le proprie regole. Caratteristiche tipiche sono il transfer dalla prima lingua e da altre lingue e lo sviluppo di analogie errate (ad es. sovrageneralizzazione). L'interlingua individuale si sviluppa continuamente seguendo le regole della lingua di arrivo. Gli errori possono servire da indicatore dell'attuale stato di apprendimento ed essere quindi un'opportunità di apprendimento.

Molte delle competenze trasversali hanno direttamente o indirettamente a che fare con la lingua. Nello sviluppo delle competenze metodologiche ci si focalizza sulle capacità linguistiche, sul comportamento nella risoluzione di problemi e sull'uso di informazioni.

Per quanto riguarda le competenze personali ci si concentra sull'autovalutazione.

Nell'acquisizione di competenze sociali si mette l'accento sulla capacità di cooperare e di affrontare i conflitti nonché sulla gestione delle differenze (vedi anche Basi capitolo Competenze trasversali).

Il confronto costruttivo e critico con i media offre varie possibilità di sviluppare processi di insegnamento e apprendimento relativi alla gestione della lingua, alla formazione linguistica e alla riflessione sulla lingua.

Durante le lezioni vengono utilizzati diversi media, affinché gli allievi abbiano la possibilità di conoscerli e valutarli. In questo contesto, essi riflettono sulle caratteristiche, sull'uso della lingua e sulle diverse funzioni. Utilizzano i media quale fonte di informazione ed elaborano tali informazioni. Nella formazione linguistica, gli allievi sfruttano diversi media e strumenti per sviluppare e approfondire le competenze linguistiche. I media sono utili in particolare per l'elaborazione dei contenuti e della forma linguistica dei testi.

Nell'interazione a scuola e fuori dal contesto scolastico, gli allievi imparano a utilizzare le e-mail, le lettere e i social network (vedi anche Piano di studio del modulo Media e informatica).

Nel 1° ciclo, l'ascolto focalizzato rappresenta una competenza centrale.

Tramite giochi di parole, filastrocche e canzoni, i bambini sviluppano le competenze linguistiche in modo ludico. Acquisiscono nuove parole, ne comprendono il significato ed esercitano un uso linguistico adeguato alle situazioni. Grazie a giochi di ruolo sperimentano il cambio di prospettiva.

I bambini imparano a imporsi o ad adeguarsi al livello linguistico all'interno della classe e in questo modo a osservare le regole linguistiche. Essi imparano a leggere e a scrivere. Si impara a leggere e a scrivere se vi è un interesse in tal senso. Per quanto riguarda l'acquisizione della scrittura, essi perfezionano le loro capacità motorie.

Nel 1° ciclo è importante fare esperienze di vario tipo con le proprie e le altre lingue, al fine di perfezionare la sensibilità linguistica. I bambini riflettono sempre maggiormente su queste esperienze e diventano sempre più consapevoli delle proprie strategie.

Gli allievi incontrano bambini che parlano altre lingue e provengono da altre culture. In questo modo sono sensibilizzati in merito alla diversità linguistica e culturale (vedi anche Basi capitolo Tematiche prioritarie del 1° ciclo).

Promozione delle competenze linguistiche in tutti i settori disciplinari

La promozione delle competenze linguistiche è determinante per il successo scolastico, poiché la lingua è uno strumento fondamentale per acquisire il sapere, per lo scambio e la riflessione. Nella lingua di scolarizzazione vengono poste le basi che vengono applicate e ampliate nell'ambito dell'insegnamento delle materie. Per approfondire le competenze linguistiche, gli allievi devono fare diverse esperienze in ambito linguistico.

I nuovi mezzi didattici propongono un'ampia offerta in formato cartaceo ed elettronico. In tutti i settori disciplinari e in tutto ciò che serve ad ampliare le conoscenze trasversali, oltre ai mezzi didattici si invita a proporre opportunità di insegnamento extrascolastiche e fonti di informazione reali e autentiche.

Nel caso in cui un grado di competenza non possa essere sviluppato tramite il media citato, ci si può servire di un altro media nella stessa lingua o dello stesso media in un'altra lingua. In tal modo è garantita una promozione linguistica completa.

Lingue di scolarizzazione tedesco, romancio e italiano

Approccio in relazione alle forme linguistiche

I bambini hanno già maturato esperienze con diverse forme linguistiche. La scuola popolare si rifà a queste esperienze per sperimentare in modo ludico diverse forme linguistiche, per rafforzare l'interesse esistente nei confronti delle lingue nonché per riflettere sull'uso e sulla funzione delle forme linguistiche. Gli allievi imparano ad applicare tali forme linguistiche in maniera adeguata alla situazione: dialetto svizzero tedesco e tedesco standard; dialetto e italiano standard; dialetto locale, idioma o rumantsch grischun. In base all'uso linguistico specifico si applicano le forme linguistiche in modo creativo, accurato, corretto dal punto di vista linguistico, nel parlato, nella scrittura ecc.

Nell'insegnamento quotidiano, i quattro usi linguistici ascolto, lettura, parlato e scrittura sono raramente isolati, bensì sono collegati tra loro. Ad esempio fanno parte del dialogo sia il parlato che l'ascolto. Gli allievi ampliano il loro lessico in modo ricettivo, estrapolando il significato delle parole dal contesto, e in modo produttivo, cercando di utilizzare le parole e i modi di dire in maniera adeguata.

Se gli allievi riescono a ripetere, raccontare, riassumere o elaborare in un'altra forma un contributo orale o scritto, ciò indica una comprensione su diversi livelli.

Situazioni orali di vario tipo rendono possibile lo sviluppo di diversi registri. Una forma linguistica adeguata ai destinatari, un tono di voce adatto e il contatto visivo sono elementi importanti per presentarsi e fare una relazione davanti alla classe.

Nell'interazione con un interlocutore vengono sfruttate le competenze orali sviluppate. Ad es. può esserci una reazione a segnali paraverbali e non verbali, poiché vengono poste delle domande o si esprime quanto detto con parole proprie.

Gli allievi riflettono regolarmente sul comportamento d'ascolto e sulla presentazione o sulle modalità di colloquio.

Gli allievi acquisiscono ed esercitano capacità basilari di lettura; imparano a capire testi sempre più complessi e vengono motivati a sviluppare i propri interessi relativi alla lettura. Tramite un'ampia offerta è possibile rispondere in maniera adeguata ai loro vari interessi e alle diverse capacità di lettura.

Nella gestione della lingua, la scrittura ha una particolare importanza. I processi di scrittura e i contributi scritti hanno un ruolo centrale nell'insegnamento. Gli allievi imparano come trovare idee, pianificare il processo di scrittura, formulare testi ed elaborarli dal punto di vista dei contenuti e della forma linguistica.

A seconda delle situazioni di scrittura, dell'intenzione e del tipo di testo vengono stabilite diverse tematiche prioritarie, ad es. per quanto riguarda la comprensione del contenuto, la forma linguistica o la correttezza formale.

Nel processo di scrittura, gli allievi lavorano insieme in attività di gruppo di diverso tipo. Durante la fase di elaborazione, i punti di vista dei compagni o dell'insegnante possono essere utili per migliorare la qualità di un testo.

Nell'ambito Coscienza linguistica gli allievi sviluppano conoscenze relative alla lingua. Fanno esperienze con fenomeni linguistici, li ordinano e li suddividono in categorie e formulano supposizioni sulle regole su cui si basano tali fenomeni. Inoltre acquisiscono termini grammaticali e regole ortografiche.

Astrazioni e richieste troppo precoci relative a termini grammaticali e regole ortografiche compromettono l'insegnamento linguistico. Nel processo di acquisizione della lingua, il non rispetto delle norme linguistiche è normale e può essere sfruttato per l'insegnamento. Il tema delle norme linguistiche viene però affrontato sin dall'inizio, poiché solo chi conosce la norma può mirare a raggiungerla.

Nel corso del periodo scolastico, gli allievi sviluppano un repertorio per riflettere sull'uso linguistico (ad es. lingua attenta alle questioni di genere, appellativi, varietà orali e scritte come SMS e chat, uso di termini specialistici) e sulle strutture linguistiche (ad es. costruzione della parola e della frase). Le forme di riflessione e i termini necessari a tale scopo sono adeguati all'età d'apprendimento e alle capacità.

Nell'ambito Coscienza letteraria gli allievi vivono la lingua quale prodotto strutturato in modo consapevole e che può ispirare la propria produzione linguistica. Hanno modo di immergersi in testi letterari di vario tipo della propria cultura o di altre culture (ad es. letteratura per bambini e adolescenti, fumetti, audiolibri, DVD, teatro) e di confrontarsi con essi in modo diverso.

  1. Lavorare sui testi letterari: la comprensione della letteratura viene sostenuta da un confronto creativo con i testi o facendo capo a varie forme comunicative (ad es. percezione della propria voce, sviluppo di un'immagine interna, discussione letteraria). A tal proposito, gli allievi sviluppano un proprio piacere nella lettura.
  2. Confronto con diversi autori e diverse culture: i testi letterari sono stati scritti da autori nel loro periodo e nel loro contesto specifico. La conoscenza di autori e della loro cultura offre molti approcci per comprendere e permette un'ampia comprensione di un testo letterario.
  3. I testi letterari: il carattere e l'effetto. Tali testi sono strutturati in modo particolare. Questa struttura è anch'essa importante per la comprensione dei testi.

Calligrafia

Gli allievi imparano a scrivere con una calligrafia personale leggibile e fluente. All'inizio viene insegnato lo stampatello con lettere parzialmente collegate (grafia di base). Sulla base di tale calligrafia gli allievi sviluppano una calligrafia personale. A partire dal 1° ciclo verranno sensibilizzati per quanto riguarda la postura adeguata e uno svolgimento ottimale del processo di scrittura.

Dattilografia

Gli allievi imparano a utilizzare la tastiera in modo efficiente. Imparano sin dall'inizio a prestare attenzione alla posizione delle dita e delle mani. Nel 2° ciclo, la formazione individuale tramite adeguati programmi d'apprendimento di dattilografia è ideale per l'apprendimento autonomo nel quadro di metodi di insegnamento aperti. Nel quadro del modulo Media e informatica, nel 2° ciclo sono previste delle attività volte a promuovere questa competenza. L'acquisizione della perfetta padronanza della scrittura a tastiera cieca non rientra tra gli obiettivi della scuola popolare.

Gli allievi acquisiscono e sviluppano abilità comunicative durante l'insegnamento delle lingue straniere nei settori ascolto, lettura, monologo, dialogo, scrittura nonché nella mediazione linguistica, in cui trasferiscono per analogia i contenuti da una lingua all'altra.

Gli allievi imparano ad applicare abilità linguistiche a situazioni diverse, possibilmente autentiche. Per rendere più interessanti le attività linguistiche si fa capo a contenuti e temi del mondo degli allievi. Per uno sviluppo continuo delle competenze nella lingua straniera ci si collega al livello richiesto e alle esigenze di apprendimento degli allievi.

Per svolgere i compiti di apprendimento comunicativo, gli allievi necessitano di adeguati strumenti linguistici. Il lavoro sistematico su lessico, pronuncia, grammatica e ortografia nonché la riflessione su questi temi sono descritti nell'ambito di competenza Coscienza linguistica. L'attività su queste competenze non è fine a se stessa, bensì serve in primo luogo all'atto comunicativo.

All'inizio gli allievi vivono e scoprono i mezzi linguistici applicati senza conoscere ancora esplicitamente le regole. Con il passare del tempo riconoscono sempre più le strutture e i principi sulla base di esperienze, osservazioni e confronti e deducono le regole generalmente valide. L'apprendimento nel 3° ciclo poggia su queste competenze.

Lingua di arrivo quale lingua d'insegnamento

In linea di principio, l'insegnamento delle lingue straniere avviene nella lingua di arrivo. Gli allievi necessitano di uno stimolo possibilmente grande e di un ricco ambiente linguistico per imparare le lingue straniere. Essi dovrebbero avere spesso la possibilità di ascoltare queste lingue e di usarle in modo attivo. Ad esempio, anche la gestione della classe (dt. Klassenführung, rom. manar classas, en. classroom management, fr. gestion de la classe) viene organizzata nella lingua di arrivo e il lessico viene sviluppato sin dall'inizio. Tuttavia, iniziamente non bisogna chiedere troppo agli allievi poiché i blocchi comunicativi rendono difficoltoso l'apprendimento. Vale perciò il principio: usare la lingua straniera quanto più possibile e la lingua di scolarizzazione solo quanto necessario. Nelle lezioni iniziali la lingua di scolarizzazione può essere usata per le istruzioni e per le fasi riflessive. L'uso della lingua straniera aumenterà man mano che gli allievi acquisiranno maggiori competenze.

Durante l'insegnamento delle lingue straniere, gli allievi conoscono diverse condizioni di vita e culture di persone che parlano la lingua di arrivo. Ciò risveglia in loro l'interesse e favorisce un approccio positivo nei confronti della lingua di arrivo e della sua cultura.

Imparare le lingue straniere significa anche riflettere sulla lingua ed acquisire sensibilità nei confronti della diversità linguistica. Gli allievi affinano la propria percezione e sviluppano una consapevolezza per le lingue, analizzandole, scoprendo e ordinando aspetti linguistici. Riconoscendo le connessioni e le differenze tra le diverse lingue, essi sfruttano le sinergie. In tal modo possono sviluppare un'apertura verso altre lingue nonché un interesse nell'attività linguistica. Capire e confrontare in modo consapevole fenomeni linguistici permette loro di addentrarsi nel funzionamento della lingua e di migliorare la competenza linguistica.

Incontro autentico e contatto diretto

Incontri e contatti con persone che parlano la lingua di arrivo quale prima lingua offrono l'opportunità di fare uso della lingua in situazioni autentiche. Diverse attività di scambio, come escursioni nelle regioni in cui si parla la lingua di arrivo, comunicazione virtuale, scambi di singoli allievi o di classi, rendono possibile l'uso della lingua imparata in situazioni di vita quotidiana. Il contatto diretto con chi parla la lingua dell'altra regione linguistica promuove inoltre la comprensione interculturale e può rafforzare in modo duraturo la motivazione allo studio. Il Cantone dei Grigioni promuove esplicitamente lo sfruttamento di sinergie.

Sequenze didattiche bilingui/insegnamento immersivo

Sia nell'insegnamento bilingue, sia in quello immersivo, l'insegnamento delle materie avviene nella lingua di arrivo. In tale contesto, le conoscenze specifiche vengono trasmesse come se venissero insegnate nella lingua di scolarizzazione. Durante le lezioni bilingui gli insegnanti creano un legame esplicito con la lingua di scolarizzazione e la lingua di arrivo, nell'insegnamento immersivo delle materie la lingua di arrivo viene invece imparata in modo implicito. Affinché l'apprendimento abbia successo in entrambe le forme di insegnamento sono necessarie elevate competenze linguistiche da parte dell'insegnante e materiale didattico adeguato.

L'insegnamento nella lingua straniera può essere completato attraverso sequenze didattiche bilingui. Esse possono avere forme e caratteristiche differenti e, a seconda delle risorse e delle competenze degli insegnanti, possono essere strutturate in modo diverso. Si possono prevedere unità d'insegnamento brevi o lunghe o l'insegnamento bilingue può essere proposto per più settimane. L'insegnante può impartire da solo sequenze bilingui oppure tramite l'insegnamento cooperativo, ai sensi di un insegnamento interdisciplinare.

L'insegnamento immersivo facilita e migliora l'apprendimento delle lingue. Più gli allievi applicano le loro strategie acquisite nell'ambito dell'insegnamento delle materie e ampliano il loro lessico e il loro repertorio su tipologie di testo differenti, più riusciranno ad approfondire in modo duraturo le loro competenze linguistiche. Il confronto con l'uso linguistico nell'insegnamento delle materie aiuta anche a comprendere meglio i testi specialistici e a rendersi conto delle conoscenze linguistiche applicate in modo inconsapevole nella prima lingua. Per facilitare l'accesso linguistico a un testo specialistico è utile proporre un sostegno mirato attraverso termini chiave, documenti audio, testi con linguaggio semplificato o liste di vocabili.

L'obiettivo principale è l'acquisizione di conoscenze specifiche; nel contempo si impara la seconda lingua o la lingua straniera che serve da strumento per raggiungere lo scopo. Per gli allievi che frequentano le scuole bilingui valgono le competenze di base della lingua di scolarizzazione esistenti nella relativa scuola in base alla legislazione sulle lingue.

Poiché il tedesco nelle scuole di lingua romancia, in confronto ad altre lingue straniere, ha un'importanza maggiore, nel 2° e 3° ciclo vengono chieste competenze di base più elevate rispetto a quelle richieste altrove per la 1a lingua straniera. Il livello di competenza previsto dal piano di studio Tedesco nelle scuole di lingua romancia nel 3° ciclo si avvicina al livello del piano di studio Tedesco per le scuole di lingua tedesca.

Indicazioni complementari per la 3a lingua straniera

Materia opzionale

Il piano di studio per la 3a lingua straniera (francese, italiano o romancio) si attiene alla struttura e alle competenze che devono essere raggiunte nella 1a e nella 2a lingua straniera. Le differenze sostanziali concernono il fatto che si tratta di una lezione facoltativa. Gli insegnanti sono di conseguenza liberi di applicare il piano di studio in modo adeguato alla classe e in base alla situazione. Oltre alla trasmissione di competenze linguistiche, in primo piano vi è l'obiettivo di soddisfare l'elevata motivazione degli allievi che si impegnano volontariamente e di porre al centro il piacere nei confronti della lingua e dell'apprendimento delle lingue.

Nel Cantone dei Grigioni, la 3a lingua straniera, rispetto ad altri Cantoni, occupa una posizione speciale, poiché il francese per le scuole superiori può essere importante (ad es. per gli allievi del Grigioni Italiano che svolgono la loro formazione in Ticino). Questa posizione speciale è indicata nell'ordinanza scolastica la quale obbliga le scuole a proporre lingue nazionali quali materie opzionali indipendentemente dal numero di partecipanti (cfr. art. 27 dell'ordinanza scolastica). Gli insegnanti sostengono gli allievi in modo corrispondente alle loro possibilità di prestazione dando loro l'opportunità di approfondire temi e contenuti supplementari (enrichment) e di lavorare secondo il proprio ritmo di apprendimento a ulteriori competenze (accelerazione).

L'attivazione consapevole delle conoscenze pregresse, del transfer, l'applicazione di strategie conosciute, il processo di apprendimento economico e individuale sono principi della didattica del plurilinguismo molto importanti nell'insegnamento dell'italiano.

Inoltre, l'applicazione della didattica del plurilinguismo aiuta gli allievi a comprendere l'italiano nel contesto generale dell'apprendimento delle lingue (straniere), a sfruttare attivamente le conoscenze acquisite nelle altre lingue straniere, a collegare tali conoscenze a nuove lingue e a vivere l'italiano quale materia utile.